Cascate nascoste nella provincia di Varese

Questo è un post in continuo aggiornamento, una guida pratica e utile di tutte le cascate presenti nel varesotto, mano a mano che riusciremo a documentarle le inseriremo qui e siamo sempre aperti a consigli e suggerimenti!
Forse in molti non sanno che la provincia di Varese è ricca di cascate e di magnifici luoghi nascosti, noi cercheremo di scovarne il più possibile.

CASCATA DI CITTIGLIO

La prima cascata che abbiamo visitato è stata quella di Cittiglio, dico cascata al singolare anche se in realtà sarebbero 3 perchè una frana di ormai più di 6 anni fa impedisce di raggiungere la seconda e la terza. Si lascia l’auto nel parcheggio di fronte al giardino comunale del paese e si prosegue a piedi seguendo le indicazioni. Il sentiero è  ben segnalato e in una ventina di minuti, senza difficoltà si raggiunge la cascata, non la si può vedere bene di fronte a meno che non si decida di mettere i piedi nell’acqua, seguendo il torrente si possono trovare altri bei saltelli, dei ponticelli caratteristici e se ci andate in autunno anche tante, tantissime castagne.

CASCATA DEL PESEGH

Questa cascata è stata un po’ difficile da raggiungere non perchè avesse grandi difficoltà di percorso, anzi non ne ha per niente, semplicemente perchè non si capisce da dove intraprendere il sentiero. Arrivati nel paese di Brinzio, provenendo da Rasa, al benzinaio ci si trova di fronte ad un bivio, prendete la strada che va verso destra e lasciate l’auto davanti alla casa gialla che sta sulla sinistra, aguzzate la vista perchè passata la casa sarà impossibile lasciare l’auto altrove e dovrete percorrere dei chilometri prima di trovare uno spiazzo sufficiente per fare manovra e tornare indietro. Lasciata l’auto nel punto indicato si prosegue a piedi lungo la via Marconi e a metà del guardrail in curva c’è un piccolo cartello di legno che indica la cascata, non scendete nel bosco prima o dopo questo cartello o non troverete il sentiero. La strada è semplice, breve (ci vorranno all’incirca 15 minuiti) e attraversa le rovine di una ex Filanda, davvero molto suggestive. Proseguendo oltre le rovine il rumore della cascata sarà inconfondibile e vi guiderà, è davvero tanto rumorosa quanto spettacolare, per molto tempo fu utilizzata come fonte di energia.

CASCATA DI CUASSO

Trovare questa cascata è stata una vera e propria impresa, i cartelli lungo il sentiero non sono precisi e i siti internet che la documentano non ci sono stati d’aiuto quindi cercherò di spiegarvi tutto il più dettagliatamente possibile per evitare che finiate, come noi, a camminare 10km quando avete la cascata sotto il naso!

Si percorre la sp29 in direzione Cuasso al Monte, una volta giunti in zona seguite prima le indicazioni per Cavagnano, una volta raggiunto il paese seguire i cartelli che indicano il cimitero, questo è il posto migliore dove lasciare l’auto. Scarponi ai piedi e zaini in spalla, si prosegue in salita lungo la strada asfaltata, superati un paio di tornanti ci si trova di fronte una stradina con il cartello “rispetta la natura” che indica l’ingresso nel bosco.
Si cammina lungo il letto di un torrentello secco e pieno di ciottoli, lungo questo sentiero sulla sinistra si incontra una piccola cappelletta, proseguite dritto, si arriva infine ad un bivio con 3 cartelli, alcuni caduti, altri girati al contrario, prendete la strada che va verso destra, ​dopo pochi passi potrete intravedere il letto del torrente sulla sinistra e lo spettacolare ponticello, 

non attraversate il fiume ora ma proseguite sul vostro percorso e attraversatelo facendo uso del ponticello. Con il ponte alle spalle, prendete il sentiero che scende verso sinistra (i sentieri sulla destra portano all’alpe tedesco e al confine con la svizzera).

Occhi aperti perchè il bosco è molto fitto, dopo pochi metri troverete, sul lato detro della strada, i cartelli che indicano il sentiero, ​e degli scalini che scendono verso sinistra, arrivati in fondo agli scalini si apre la vista sulla meravigliosa cascata!

CASCATA DI FERRERA DI VARESE

forse in assoluto uno dei luoghi più facili da raggiungere.
Raggiunto il paese Ferrera di Varese ci sono molti posti dove lasciare l’auto (parcheggio delle poste, del municipio..), i più comodi sono il parcheggio della scuola materna e quello vicino alla fermata dell’autobus. Lasciata l’auto seguire i cartelli marroni che indicano la cascata. 
Entrati nel parco, a piedi, vi troverete di fronte ad una strada in curva, imboccando la stradina che si trova proprio sulla curva vi troverete subito di fronte alla cascata di Ferrera.

Se invece di prendere la stradina sulla curva proseguite sul ponticello che passa sopra al ruscello incontrerete la 

CASCATA FERMONA

dopo una passeggiata di 5 minuti lungo il sentiero, giunti alla fine della strada si incontra una discesa, breve ma piuttosto intensa che porta a questa maestosissima cascata.

CASCATA DELLA FRODA

Per arrivare al sentiero per questa cascata bisogna percorrere la sp69, verso Castelvaccana, tra Portovaltravaglia e caldè, troverete la svolta per Nasca, guinti in paese si prosegue per S. Antonio fino a trovate il cartello con l’indicazione ” cascata della froda” dopo più o meno 1 km, proprio davanti al cartello, sull’altro lato della strada c’è un mini spiazzo dove lasciare l’auto, c’è posto per una, massimo due auto, quindi l’alternativa è lasciare la macchina a S. Antonio e percorrere il chilometro a piedi. Il percorso è semplice, ben segnalato e dura più o meno 30 minuti, per amminare la cascata da vicino bisogna passare sopra al ponticello in ferro e salire su una piccola scaletta metallica 

proseguendo in auto lungo la strada trovate le indicazioni per il poggiolo di castelvaccana, un meraviglioso punto panoramico, il sentiero per arrivarci è breve ma molto, molto intenso, una sudata che vale la pena fare per il bellissimo panorama!

Chi ha scritto questo articolo?

Elisa - Fondatrice del blog e social media manager. Ho una passione per il caffè, la montagna, la fotografia e le persone taciturne di prima mattina. Ho deciso di dar vita a tutto questo dopo aver provato i benefici della vita a contatto con la natura sulla mia pelle. Ogni giorni dedica anima e corpo a trovare nuovi modi per ridurre il mio impatto sull’ambiente.